Completamente illustrata a colori con la riproduzione di lettere e bolli, l'opera si compone di due parti: nella prima si dà una descrizione della situazione geografica, politica ed economica della provincia di Bergamo negli anni a cavallo del 1859, l'anno dell'annessione al Regno di Sardegna; in questo quadro sono anche esaminati i servizi postali esistenti sul territorio, sia nel periodo lombardo-veneto sia in periodo sardo-italiano.
Nella seconda parte, che costituisce il catalogo con relative valutazioni, sono elencati alfabeticamente (a parte Bergamo, capoluogo, posto all'inizio) tutti i 76 uffici postali che hanno operato nella provincia, classificati sulla base dei bolli annullatori impiegati nel periodo preso in esame.
Nella presentazione dei diversi bolli, per gli uffici cosiddetti "preesistenti", cioè istituiti in epoca lombardo-veneta, viene preso in considerazione il periodo storico amministrativo pertinente.
Per gli uffici di nuova istituzione, creati progressivamente dal gennaio 1860, è sottintesa l'appartenenza al periodo sardo-italiano e pertanto la relativa valutazione non viene condizionata dal particolare periodo storico.
Dei singoli uffici viene descritto il bollo annullatore, quando unico, o i diversi e successivi quando più di uno.
Alcuni bolli, nel periodo del loro utilizzo, vennero impressi con inchiostri di colore diverso dal nero, in tinte che vanno dall'azzurro al verde.
Per ogni bollo di ogni ufficio sono state riportate la prima e l'ultima data riscontrate.
NUOVO MAI APERTO PERFETTO